JUNE 08
Dublin
Paris (2 dates)
Barcelona
Nimes
Milan
Scheessel
Neuhausen ob Eck
London (2 dates)
Glasgow
Manchester
JULY 08
Amsterdam
Roskilde
Werchter
Berlin
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JULY 08
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"La prima condizione della disperanza è la lucidità. L’una e l’altra si completano, tra di loro si creano e si affermano. A maggiore lucidità maggiore disperanza, e a maggiore disperanza maggiore possibilità di essere lucidi. A meno che, è ovvio, questa lucidità non venga ingenuamente applicata a proprio e immediato beneficio, perché in tal caso la simbiosi si spezza, l’uomo s’inganna e s’illude, attende qualcosa, ed è allora che comincia a percorrere un oscuro cammino di sogni e miserie.
La seconda condizione della disperanza è l’incomunicabilità. (…) La disperanza s’intuisce, si vive interiormente finché diventa materia stessa dell’essere, sostanza che definisce le manifestazioni, gli impulsi e le azioni della persona, ma che gli altri interpreteranno sempre come indifferenza, alienazione o semplice follia.
La terza caratteristica di chi vive nella disperanza è la solitudine. Solitudine nata da una parte dall’incomunicabilità e, dall’altra, dalla difficoltà di stare accanto a chi vive, ama, crea e gode senza speranza (…). Questa solitudine serve ad ampliare ulteriormente il campo della disperanza, a permettere che nella lenta riflessione del solitario la lucidità faccia il suo mestiere, penetri zone sempre più profonde, s’installi e presieda i più riposti luoghi della psiche.
La quarta condizione della disperanza è il suo rapporto ravvicinato con la morte. (…). Il figlio della disperanza non rifiuta la morte; anzi, ne rileva i primi segni e li ordina all’interno di una particolare sequenza che conviene a quell’armonia che egli conosce da sempre e che soltanto a lui è dato di percepire e ricreare continuamente.
Infine (…) il nostro eroe non è privo di speranza, o almeno di ciò che in essa si confonde con l’entusiasmo per il godimento di effimere, probabili gioie; anzi, in questo modo egli ritrova quelle sottili ragioni per continuare a vivere. Ma ciò che definisce la sua condizione sulla terra è il diniego di qualsiasi speranza che vada al di là dei limiti dei sensi, o delle lievi conquiste dello spirito. Il figlio della disperanza non spera niente, non acconsente di partecipare a niente che non riguardi i suoi intimi affari".
di fatto,
capisco cose.
che sono stati fatti degli sbagli,
che il mio dolore è desiderio,
aspettarsi un qualcosa che
is not gonna happen.
che ho perso tanto, ho perso quasi tutto,
in quest’anno maledetto.
e che stringere le mani così forte
abbisogna di unghie corte.
forse era tempo che non avessi che me.
necessità di testimoni
per frantumarsi meglio?
e sogni che consolano,
stanotte M. era con me,
stamani 220 scatole di fiammiferi,
che dieci anni fa presero fuoco.
di certo sbronzarsi non serve,
se non a far l’ennesima sciocchezza.
necessità di togliersi da alcune cose,
‘sto blog e la rete
– tra l’altro –
mai
come
ora
perduta.
di sonnolenza e pensieri smozzicati
di telefonate inconsulte
no, non credo in niente
e ho la faccia che mi merito
e per ombra un cane
che apprezza la mia cucina
e dà baci della buonanotte e del buongiorno
e un’assenza che assedia
salto l’uscita dell’A11
che forse vorrei proseguire
e quasi quasi il Giappone
57 anni e quel che ha passato
lui da una settimana dorme su una sedia
sogna minestrina a un tavolino e un letto
ma ogni tanto lei apre gli occhi
e gli sorride
e questo mi ripaga di tutto,
dice.
per quanto non abbia senso alcuno
trovo vergognoso
che le cose possano
Ancora
peggiorare.
Altra biopsia.
e da quanto non ero triste – così – ?
perché questo pensiero non si rassegna e muore?
t'ho partorito nella mente,
di che vivi ?
[consuma spento e lento
il mio dolore
consuma me]
[C.S.I.]
Sempre questa inquietudine senza senso, senza nesso, senza effetto,
sempre, sempre, sempre,
questa esasperata angoscia dello spirito per niente
verità è che ammutolisco
anche e soprattutto con me
e che Ancora Una Volta
[I saw a light coming home]
non stringo niente
e niente mi stringe
# 1
Non insistere su quella
che eri
Quelle linee intorno alla bocca
non sono sporcizia
qualcosa si sfascia
e qualcosa appare
La tua amara caparbietà
dove mancavano le lacrime
# 2
Adesso
solo quando ti addormenti
ti raggomitoli ancora
e di giorno un gatto
e di notte i sogni
ti rivelano
quel che calpesti
quel che non sai
e quel che desideri
# 3
E questa sono io?
Senza fame non sazia
senza vestiti non nuda
sola sotto le ali
di un cigno nero
con cui sei
una cosa sola
la mia collezione di dolori piccini e inutili
sempre inevitabilmente gli stessi
forever&ever&ever
stupisce e disgusta la mia capacità di resettare
di rigenerarmi ogni volta cellula stupida uguale a se stessa
la coazione a ripetere sempre il medesimo sbaglio
E NON IMPARARE MAI
wenn
jeder Mal ist einmal
und
einmal ist keinmal
dann
jeder Mal ist keinmal
KEIN
MAL.