Archive for postprandiale

forse forse un poco buffo

mio padre si sposa in settimana

mio padre me lo dice oggi, me lo scrive in verità

(mio papà non parla più)

scrive “regolarizzo” e io capisco e non capisco

ma lei dice, lei che parla

la prossima settimana ci sposiamo

io non so che suono fa, forse un piccolo tonfo

io non ho nessun diritto, né di oppormi o di scompormi

un piccolo tonfo, ma non ero già in pezzetti?

e davvero – importa – un qualche cosa?

io nascondo come sto, ed ho perso ogni diritto.

mi domando giusto un poco

prima delle qualifiche di formula uno

di cui invero Mi Importa, pure a giochi fatti

la mia felicità, i millesettecento euro, li vale, o non li vale?

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poiché manco del coraggio di guardare
la scatola contenente madre
poiché che il padre ha dato la notizia
poiché l'avvocato quarta scrive la diffida
procederanno
poiché investii un certo padre di famiglia
nel risalire 40 gradi
penso al come farmi male
medicinali non ne ho
che cosa bere bere bere
lacrime sulle braccia porto
va tutto bene
perché ognuno ha il suo diritto
il padre dice ella ti vuole molto bene
io non conosco ella
io non telefono alla puglia
ognuno ne ha il diritto
mio padre ripete molte volte provvidenza
mio padre dice bucarest
han tolto il nome in ottone sopra il campanello
ognuno ne ha diritto
ma io mi sento così sola

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ultimo post
prima di
30 al bisogno
patetismi: aggiungerò dell'acqua, diluente, per mascherare ammanchi.
patetismi, take two: rinuncia a fette biscottate ed una cena
poiché il tragitto è lungo palpebra cede
temo l'abbiocco nei conad corridoi
voglio due ore due farmele tutte.
take three: se mamma fosse qui,
allora avrei mimose.
now
take
the drops,
awake.

Comments (4)

piace dir(me)lo bene
la sfacciatissima facciata,
bado bene.
sopra la panca piange, ma campa,
impara le lezioni, tiene a mente,
voglio dire ne ringrazia,
che se il fratermo dice bamboo massage
non mi fa torto,
ed è un dolore lentissimo e fecondo
siamo entrati al ristorante
poco fa
ho conosciuto persone di cui ho letto
m'invitano alla casa
e questo è il senso,
come ordinare i gatti nel telefono,
come disciolta sul bus trentasei,
se ne ringrazio è perché questo serve,
non le mie fole, non il rancore che mi porto.
papà mi dice sei sulla strada giusta,
per questo studio grotte, anche in tedesco,
o studierò stasera, dopo yoga, nella mia casa.
non che non veda, intendo dire.
non che non sappia.
non è un rimedio, non è una scusa, non è un vieppiù,
ci sono (molti) i gatti in questo mondo,
hanno casine similape nella venezia giulia,
benevolmente (?) mi calunnia cerne figlio
perché con nessunissima o pochissima intenzione invado la slovenia,
dice mio padre che i cavalli in questione sono bianchi
dice mio padre che mi risponde il giorno dopo
dico a mio padre e chi raccoglie la mia ultima parola?
se mi dirupo chiamo v. o il nanettoastioso,
se torno a bruges mia mamma sta seduta a un bar
e v. l'ha vista,
se torno indietro chiudo a chiave cuori e porte
se torno indietro non rinuncio e non invoco all'estintore
quando barelle orizzontali facevano la fila
e io sentivo orribili risucchi.
voglio dire, che quel che è stato o fu,
fa guarigione scriverne è la mia convinzione,
fa guarigione o crosta piangere molto sul viale miramare
disperarsi nottetempo senza orsetto
dirsi una cosa dette il senso alla mia vita
ed era cosa senza, senso,
e allora?

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seguo la procedura
mi segue la procedura
soltanto il tempo di benzina
e si ripete.
il sì che ho detto tra me e me
è sì (sic) pericoloso e turbatore.
lo ripeto.
attrezzo per ferirsi borghesuccio.
ho molte, molte, molte, occhiaie.
faccio lo schifo che faccio a me
faccio vergogna
adesso eseguo e parto
ivi procedo
se invecchio ricorderò di questo
non praticare gli interrogativi
non ti serve
ivi procedi
tieniti il tempo di benzina
dopodiché, poi, in posizione,
vedrai
per ore
non ti muovi.

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penne alla quinoa, radiotre, lindt fondente.
piace molto quest'oroscopo, lo trascrivo come auspicio.
settimana dismessa, o dello smettere.
che occhi grandi, che ho.

Nulla si allarga a macchia d'odio.
Giocate a tutto campo.
Ballate il mambo.
Ipnotizzate il mamba, quando scatta verso di voi
per baciarvi sulla bocca. Nessun transito cattivo.
Mercurio in dolce piccolo sestile
a ordinare il quotidiano,
le carte,
a riempire le sporte,
a riunire le parti,
a comporre i pezzi,
a sciogliere anche i sassi.
Professionali, puntuali,
precisi, affidabili, corretti.
Senza annoiarvi.
In grande splendore.
Sparendo a piacere quando c'è da lasciare,
senza far lacrimare, ma facendovi capire.
Infermierine per i mali del mondo,
sempre premurose anche senza parlare, dire.
Senza mai definire.

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di me:

io non sto bene.

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