Archive for novembre, 2014

i nuovimostri alla cena d’amica

ei mi cinge vuol che dica qualcosa in whatsup

onde ingelosire un’amichetta

serro i denti e digrigno e divincolo

le genti

che fan sì che guidi a casa giuliva

d’esser sola d’esser me d’esser sola d’esser me.

quel che m’annoia e m’indolora, che va lasciato,

va lasciato andare.

debbo saperlo ora/mai.

quel che m’ha ferito frizza ancora acidino,

ma i compiti che bramo, appuntalapis e pennarelli,

non son questi?

questi, sono.

plus qualcosa che rasserena, minestrino stupore

per tutta quella bellezza, per l’avvenuta bellezza.

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fintanto che in veglia a barcelona capisco che è amore

per la pena che ho, il presque materno souci,

si fa spasimo di prendersi cura si fa ansia di ritorno

dei km che ci dividono

è amore

che sdegna l’antieconomico chilometraggio

solo per vedere, e rivedere,

le mie api.

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Pela quinta vez, não será suficiente.

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partorire presepi

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l’adrenalina idrolitina del preparare un viaggio

barcelona

partorire presepi

registrare tutti i mm di pioggia

facciocosevedogente

dopo la settimana catatonica

ohimé qual rimpianto

m’assedia assenza del lavoro

e c’è chi in uno dei miei giorni ne fa due

e c’è chi vive nel futuro

e gatto a righe come un’ape

per cui mi reco a breve in un convento di benedettini

facciovogliadidolcetto

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ad esempio so
che la notte del dieci di settembre
c’era nebbia

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