distacco, disciplina, consapevolezza.
Archive for marzo, 2014
«L’amore è come una danza. Se resti fermo non posso ballare.
In questo caso ti lascio. Non voglio sacrificare la mia libertà.
Mi farà soffrire, ma non importa».
cose che ho capito, non sono un cavallo vincente,
non sono nemmeno un cavallo.
son tutta di teoria, nessuna pratica,
sono contemplo,
sono la sera del mio compleanno, da sola,
son sola e tale resterò,
capace solo di lanciare caraffe,
di piangere nell’angolo,
di piangere ogni santo santissimo giorno,
son senza disciplina,
il lavoro è disciplina,
il lavoro mi fa buono,
mi fa tanto tanto buono,
il non avere scelta,
il non esserlo, mai, mai,
sono cattiva sono controtrasloco
poiché non sopportavo umidità
non sopportavo le numerose stanze,
non farò mai nulla,
nel senso di combinar qualcosa,
magari comprare la cornunghia
montare la serretta dell’ikea,
magari, tentare semine di semi infertili,
tornare al compro/oro di firenze,
portare gite, spalare foglie,
sbrigare le incombenze piano piano a poco a poco
con la fatica che ho di vivere e di vivere con me.
senza che strappi li capelli
ho da accettare tutto questo
la mia indolenza le mie mancanze le frane i flutti
il diciassette marzo diceva paolofox,
adesso fumo un poco
se/pure in/parte rimango male, sbagliando/mi,
non è poi che la prova/riprova
che devo stare/sola
e far le cose da sola
senz’amore senz’amici
per l’ormai/nota claustrofobia mentale
per scarsa/pazienza specie adesso nicotina/free
per inadeguatezza mia fattuale/mentale et cetera
et cetera
et cetera
et cetera.
comprai: camelia bianca poiché mi chiamava
come i biscotti al cioccolato snoopy;
campanula viola chiaro poiché fiori che sembrano carta,
iperico facente bacche rosse per i rametti verdini.
strolghino di culatello che non necessita ragioni,
maschera apiaria poiché, sennò.
e se tu dici andiamo insieme
io capisco mare perché di quello parlavo
invece è andare a casa e ognuno la sua
e forse che nemmeno ascoltavi
così misuro la distanza sentendomi scema,
scema e lontana.
il compro/oro di firenze
la fiera di piacenza
le piccinerie all’ikea
così che cambio casa
chissà se il gatto è d’accordo
perde l’amico e il nemico
io niente? nessuno?
però ho il nocciolo d’avocado
s’è rotta una tazza s’è rotta di volontà
e allora rimase una tazza a far pendant con caffettiera da uno
diceva bene quello
comunque è un mese che ho smesso
non contando funesto intermezzo
è l’inverno dell’hummus delle magliette nelle mutande alla fantozzi
di poco d’altro di nuovo
m’irrita il maestro di yoga persino
gioielleria che ha valutato l’oro
m’irrita la questione economica
però non mi lamento adesso
ordinare piccolissima cosa da 2,95 dalla germania
con venti euro di spedizione
la spora mi dice vieni su partecipo alle spese ma non riesco
e dunque niente sicilia niente terme con colleghe
facciamo il tetto piuttosto e poi chiusura
preziosi ultimi giorni di libertà
e forse mi trasferisco forse no
riprendere a dormire è stato bello
che non ho niente da pensare nottetempo più