Archive for dicembre, 2015
capodanno del mio sogno
non in montagna ma con una montagna,
non occorre dire quale,
la montagna del mio cuor,
io&lei sole, vista fuochi vista mare
hai visto mai, forse l’oso.
due anni + mezzo,
tengo un album mentale,
ho da buttare il resto, sollo,
kama tahna + bhava tahna + vibhava tahna
fino a ñanadassana.
il troppo piangere mi tedia (già detto)
non ci sarà mai un giorno giusto (già detto)
lasciami andare, lasciami andare,
lasciami andare, non mi lasciare.
dicembre pieno di no; alle cose, alle persone.
mi piace: l’elleboro fiorito nei boschi, oggi.
non mi piace: trovarmi sbadata in un fondo privato, svicolar la telecamera,
saltare reti impigliandomi in acacie, piangere tantissimo
perché persa su una strada d’asfalto nel mio stesso comune.
mi piace: la bambina di 4 mesi, il regalo dell’amica,
il più bello di moltissimi natali.
non mi piace più: l’associazione, il gruppo,
ogni nugolo di persone, ognuno con i di suoi problemi,
ognuno che parla e straparla, e ci ho i polpacci doloranti il giorno dopo,
come dopo gli esami, che finiscono, eccome, mi dico.
ho sognato capraia, non l’isola,
ho sognato l’erba sotto la pergola, l’amore che avevo perché qui comincia,
la finestra socchiusa al primo piano, sentir mia madre che friggeva,
piangere forte su per le scale, cercando di asciugarmi gli occhi,
prima di vederla,
svegliarmi,
prima di vederla.
ho (da ieri) la tessera del cai che ha un aspetto fascistoide.
mi piace: domani, matanna.
2015
resilienza, rancore, riconciliazione.
ci son io che corro nuda fuori in una notte di dicembre.
(ho le mutande, a dirla tutta)
mi sbraccio davanti a una macchina che non mi vede,
nuda, scalza, sull’asfalto, in una notte di dicembre.
è il momento dell’anno.
il giorno peggiore è il 26 di febbraio,
il giorno migliore il 9 di settembre (iphoto dixit).
il film è olive kitteridge,
il libro, le correzioni.
una persona, è il gatto a righe.
annus horrrribilis che si raddrizza a settembre
per somma somma di delusioni che riazzera.
farsi la pace.
anno solissimo coi cattivi cattivissimi e i buoni pure.
anno di piante e sentieri, anno d’orto e di cucina e conserve.
anno che forse forse ho smesso di (s)fumare.
solvitur ambulando et manducando.
I am awake at 4am to the terrifying undeniable truth that there is nothing I can do to stop the monster 