ho smesso di fumare (ieri) per riavere il gusto e l’odorato.

ci vuol tempo.

rubai ciliegie sopra il poggio, e poi la bella statuina al passaggio d’anglofoni

vestiti in cerimonia. surrealtà.

ho trapiantato nuovamente i pomodori, veloci, trovato due stecchi, due canne,

fil di ferro dolce da bonsai, un non cattivo lavoro.

seminato ipomea in tre vaschettiformi, poiché rampicherà.

a marina piace dash italia, ordunque ghigno, cattivella.

sogno inquieto, son nuda al seno, e un quiproquo, no no no, oddio che orrore.

infatti non gli piace che respiri, così mi chiude il finestrino, condizionato,

faccio il bimbo che guarda le cose oooh, faccio foto rapidissime,

mando mail negli androni, sì mi manchi e non lo posso dire.

e il plumbago ha una casa, e le fragole di bosco e la borragine, vaschette.

in somma una giornata buona, ma ho mal di denti, non son nemmeno scesa,

non ho detto una parola, solo bofonchi agli anglofoni che passeggiavano

mirando l’autoctona che invasa pomodori, e folklori.

impastato una focaccia che non ha niente a che vedere

ma pur si è fatta mangiare,

letto parecchio frodo per quanto non presente,

una pizza decente, domani firenze.

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